Il pilota spagnolo guarda al passato e accusa il team, parole fortissime a poche settimane dal 2025.
La MotoGp, come per tutti gli sport in generale, è un mondo spietato. Ogni pilota cerca di ritagliarsi lo spazio necessario per conquistare le gare o, nelle migliori delle ipotesi, il titolo mondiale. Ci sono, però, una serie di fattori che influenzano in modo significativo il percorso dei piloti, che se non riescono a far combaciare tutti i tasselli del puzzle, rischiano di dover convivere per tutta la carriera con degli ostacoli altissimi da superare. E anche se sei un giovane promettente, con tutte le possibilità per vincere, non è detto che il tuo percorso si metta ne verso giusto.
E’ il caso di Maverick Vinales, arrivato in MotoGp nel 2015 dopo due anni strepitosi, nei quali aveva vinto il campionato di Moto3 ed era arrivato terzo al suo anno d’esordio in Moto2. Il suo percorso in classe regina sembrava fin da subito destinato ad essere quello dei grandi campioni, ma poi qualcosa è andato storto. In un documentario da Dazn Spagna, intitolato “Maverick, dos vidas”, il pilota spagnolo racconta la sua esperienza in MotoGp, senza nascondere una serie di problematiche vissute con il team giapponese.
Vinales senza freni, le parole dello spagnolo sono pesantissime
“Quanto sono arrivato a Yamaha, l’ho fatto come un missile. Sono approdato lì con un’idea chiara, un obiettivo preciso, che è stato l’unica richiesta che ho fatto a Yamaha: voglio essere campione del mondo [..] Quando sono salito sulla Yamaha al test di Valencia mi sono innamorato, ho chiesto che non la toccassero, volevo quella, che era stata la moto di Jorge [..] Volevo che portassero quella moto in Qatar, con quella avrei vinto il mondiale. Ma sono arrivato a Sepang e non c’era la mia moto”, ha raccontato Vinales nel documentario.
E in effetti lo spagnolo vinse le prime due gare, in Qatar e in Argentina, per poi riconfermarsi due gare dopo in Francia. “Ma al Montmelo è iniziato un continuo cambio di cose, non capivo niente, dicevo di non toccare la moto“, ha proseguito Vinales. Otto anni dopo, e il passaggio in Aprilia, Vinales si trasferirà di nuovo, questa volta alla KTM insieme a Bastianini.
“Qual è la prossima sfida che voglio? Per me è vincere il Mondiale e ora sono arrivato alla conclusione che ci sono due fazioni: o sei lo sfidante o vai ‘al lato oscuro’. O vai in KTM o in Ducati”, ha concluso lo spagnolo.