Il WTCC varato nel 2005 non è la prima edizione del Mondiale turismo, già nel 1987 si disputo per la prima volta una serie Mondiale. Articolata su undici gare, compresa la prestigiosa 24 ore di Spa-Francorchamps, il regolamento prevedeva le classiche tre divisioni: 1 divisione (2000cc.Turbo/3500 aspir.), 2 divisione (2500 cc. Aspirati/2000 turbo), 3 divisione (1600 cc. aspirati). Molto vario è interessante il parco macchine, vediamo le principali protagoniste: per la 1 Div. Le potenti Sierra Cosworth RS 500, le Australiane Holden Commodore le interessanti Maserati Biturbo, e Toyota Supra, per la 2 Div. Le BMW M3, e le Alfa Romeo 75 Turbo, infine per la 3 Div. Toyota Corolla, Alfa 33, e VW Golf GTI. La lotta per il vertice è ovviamente riservata alle Sierra RS ufficiali preparate dallo Svizzero Eggenberger, con i colori Texaco, e alle M3 ufficiali del team Schnitzer.
Nella prima parte del Campionato c’è un certo equilibrio prestazionale tra le due protagoniste, ma a due terzi della stagione la Ford omologa un turbo più grande, e la gia potente Sierra si invola verso i 500CV, contro i poco più di 300 della BMW togliendo ogni speranza alla casa Tedesca di lottare per il titolo Costruttori: che infatti non sfugge alla Ford, che si aggiudica cinque vittorie. Il Titolo piloti va invece a Roberto Ravaglia BMW ufficiale di un solo punto su Ludwig Ford, alla BMW andrà anche la 24 ore di Spa. Stagione difficile invece per la Maserati e la Toyota, anche se non sono mancati progressi e qualche sprazzo di competitività, in particolare per la Toyota sul finire di stagione.
Buona la prestazione delle Alfa 75, che non hanno impensierito le protagoniste, ma sono andate via via progredendo, soddisfazione per l’Alfa è arrivata dalla piccola 33, che si è aggiudicata il trofeo Fia per la 3 Divisione. Molto elevato il livello dei piloti nel Campionato, oltre agli specialisti del Turismo nutrita la partecipazione dei piloti di Formula 1 come Capelli, Nannini, Lafitte, Danner, che hanno contribuito a dare prestigio al Campionato. Purtroppo come succede spesso nel mondo dell’Automobilismo, la Federazione crea per distruggere, e anche in questo caso un campionato nato sotto i migliori auspici, con una grande partecipazione di Case costruttrici, piloti e pubblico, è stato velocemente svilito dai regolamenti cervellotici creati più per spillare soldi ai partecipanti, che per ragioni tecnico sportive. Così dopo questa unica esperienza l’anno successivo si ritornò al solo Campionato Europeo.