Questa azienda colossale potrebbe già essere vicina al fallimento. Sta andando tutto male e si apre l’ipotesi di un fiasco mai visto prima…
La crisi del settore automobilistico non è un fenomeno isolato, ma una realtà che colpisce mercati di ogni angolo del mondo. Anche in Cina, un paese che fino a poco tempo fa sembrava immune alle difficoltà economiche, i segnali di crisi si stanno facendo sempre più evidenti. In particolare, la joint venture tra il gigante tecnologico Baidu e il colosso automobilistico Geely, nota come Jiyue, sta affrontando una situazione critica che potrebbe portarla alla chiusura definitiva. Questo caso evidenzia un aspetto cruciale del mercato automobilistico contemporaneo: non basta costruire veicoli eccezionali, è fondamentale anche saperli vendere.
Jiyue ha fatto il suo ingresso nel mercato con grandi aspettative, proponendo modelli ambiziosi come il Jiyue 01, un SUV elegante concepito per competere direttamente con il Model Y di Tesla. Successivamente, la casa automobilistica ha lanciato la Jiyue 07, una berlina che ha ricevuto riconoscimenti per il suo design, come il prestigioso premio Red Dot. Tuttavia, nonostante i riconoscimenti e l’innovazione tecnologica, i risultati di vendita sono stati deludenti: nel 2024, sono stati registrati solo 13.834 veicoli venduti. Questa cifra, assolutamente insufficiente, ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità economica dell’azienda.
Le difficoltà di Jiyue non sono solo legate alle vendite, ma anche alla gestione finanziaria interna. Secondo le ultime notizie, il direttore finanziario, Liu Jining, ha abbandonato la nave, trasferendosi a Singapore insieme alla sua famiglia e ai documenti contabili. Questo gesto potrebbe indicare una mancanza di fiducia nella capacità dell’azienda di risollevarsi. A complicare ulteriormente la situazione, Baidu ha scoperto un deficit di 7 miliardi di yuan (circa 962 milioni di dollari) non contabilizzato, un buco che ha spinto l’azienda a considerare un drastico cambio di rotta. Baidu ha, infatti, deciso di non immettere oltre 400 milioni di dollari di capitale, lasciando Jiyue a fronteggiare una crisi di liquidità senza precedenti.
La strategia di Jiyue per ristrutturare e risanare l’azienda è stata definita, ma le prospettive non sembrano rosee. Secondo quanto riportato da CarNewsChina, il direttore generale Xia Yiping ha fatto pagamenti eccessivi ai fornitori, a causa di una cattiva gestione dei conti. La dipendenza da Geely, che fornisce circa il 70% dei componenti, è diventata un’arma a doppio taglio. A febbraio, Geely avrebbe dovuto ricevere oltre 200 milioni di dollari per i pezzi già forniti, ma la situazione di Jiyue ha reso difficile il rispetto di tali obbligazioni.
Per affrontare la crisi, Jiyue ha avviato una serie di misure drastiche, tra cui l’abbandono di progetti non redditizi, il licenziamento di personale e il rinvio degli stipendi di dicembre. Inoltre, ha sospeso i pagamenti della previdenza socialeper i dipendenti. Tali manovre, sebbene necessarie, possono minare ulteriormente la motivazione e la morale dei lavoratori, creando un clima di sfiducia e incertezza all’interno dell’organizzazione.
Anche se Baidu e Geely hanno promesso sostegno, finanziando parte dei contributi previdenziali e supportando l’assistenza post-vendita per i clienti, è evidente che la situazione rimane precaria. L’azienda ha presentato un piano di ristrutturazione agli azionisti, ma non ci sono notizie definitive su come questi abbiano reagito. Se il piano non dovesse portare ai risultati sperati, Jiyue potrebbe seguire le orme di Human Horizons, un’altra startup automobilistica cinese che ha già fallito di fronte alle sfide del mercato.
La competizione nel settore automotive è diventata spietata, con aziende come BYD che spingono per ridurre i prezzi dei componenti e dei veicoli. Questa strategia non solo aumenta la pressione sui concorrenti, ma crea anche un ambiente di mercato sempre più ostile, dove le startup, nonostante le loro innovazioni e promesse, faticano a mantenere la loro posizione. La lezione che emerge da questa situazione è chiara: la costruzione di automobili impressionanti non basta; è essenziale una strategia di vendita efficace e una gestione finanziaria solida per prosperare in un mercato così competitivo e in continua evoluzione.