La scuderia britannica svela un retroscena sul 2024, le parole del team principal sono inequivocabili.
McLaren inizia il 2025 da prima della classe e, inevitabilmente, con tutti i favori del pronostico. La scuderia britannica ha portato a casa il titolo costruttori che mancava da 26 anni nelle bacheche di Woking, e si prepara ad affrontare la prossima stagione con lo status di squadra da battere.
E come potrebbe essere altrimenti. Il primo posto in classifica è stato conquistato al termine di una lotta serratissima con la Ferrari. Solo all’ultimo Gran Premio dell’anno Lando Norris, Oscar Piastri e tutti i membri della scuderia hanno potuto esultare. Gli italiani hanno dato filo da torcere agli inglesi fon all’ultimo, e c’è stato addirittura un momento in cui sembrava che la classifica potesse ribaltarsi. Ua lotta che sicuramente si riproporrà anche nel 2025, poiché Ferrari sembra intenzionata a fare lo step successivo, Red Bull e Mercedes a tornare in auge, e la stessa McLaren a non mollare lo scettro di scuderia n.1 al mondo.
C’è, però, un momento preciso in cui in casa McLaren hanno capito che il mondiale costruttori poteva essere un obiettivo concreto.
A parlarne è stato il team principal, l’italiano Andrea Stella, che fa risalire ad una delle prime gare dell’anno (a Miami nel maggio del 2024) la presa di coscienza della McLaren.
“La gara di Miami è stata sicuramente importante perché ci ha rassicurato sui nostri passi avanti dal punto di vista delle prestazioni. Anche perché, a onor del vero, l’inizio della stagione non ha rappresentato un progresso rispetto alla fine del 2023 in termini di classifica”, ha commentato. “Eravamo la quarta squadra migliore in Bahrain e in Arabia Saudita, ma a Miami abbiamo fatto un passo avanti e credo che lì abbiamo iniziato a capire che era possibile fare qualcosa di importante“.
Una vittoria non banale, fatta di attenzione ai dettagli e piccoli calcoli, come dimostrato dalla chiusura del discorso da parte di Andrea Stella. “Abbiamo vinto di 14 punti, ovvero il 2%. Secondo i nostri calcoli, il nostro margine medio di prestazione sulla Red Bull è stato di mezzo decimo“, ha aggiunto. “I margini sono così piccoli e le gare sono così incerte che, pur puntando a questo risultato, non puoi mai essere preparato a che ciò accade, ma bisogna essere pronti a entrambi i risultati”, ha concluso Stella.