Il team principal tedesco fa chiarezza e spiega la situazione: i dettagli sul caos in F1.
Il 2025 sarà un anno cruciale per il futuro della Formula 1 per quel che riguarda le scuderie in griglia e in generale la sosteniblità dell’intero circus. A fine anno scadrà il cosiddetto “Patto della Concordia” che mette d’accordo team, organizzatori e Fia. È per questo motivo, infatti, che uno dei temi caldi degli ultimi giorni, e presumibilmente dei prossimi mesi, è la trattativa per stipulare il nuovo patto e decidere il futuro della F1 per i prossimi anni.
Al centro dell’attenzione c’è l’anti-dilution fee, una cifra in denaro che ogni nuovo team deve pagare ai membri già presenti per evitare che il proprio ingresso riduca gli attuali guadagni dei team. Ai microfoni di RacingNews365 ha parlato Toto Wolff, che ha spiegato la situazione in merito al Patto della Concordia e anche le voci relative l’ingresso in griglia di Cadillac. “Non sappiamo ancora altro e dovremo vedere la struttura dell’accordo, il pagamento dell’anti-dilution fee, quando questo accadrà . Allo stato attuale, non posso giudicare correttamente. Ma quanto ho sentito in precedenza quando si discuteva di Andretti, non è granché. E penso che i team meritino rispetto per ciò che hanno fatto negli ultimi chissà quanti anni”, ha commentato il team principal Mercedes.
Ma cosa era successo con Andretti?
Caso Andretti-Cadillac, Toto Wolff fa chiarezza: i dettagli
Toto Wolff era stato tra i principali oppositori alla candidatura di Andretti in F1. Il tedesco ha spiegato le motivazioni dietro quella scelta e anche quelle legate all’approvazione, invece, di Cadillac. “Abbiamo sempre detto che se un team accresce il valore dello sport, allora l’ingresso è assolutamente necessario. Non c’è dubbio. A noi come Mercedes piace che i ricavi crescano, che il pubblico cresca. Se qualcuno arriva e dice di poter far incrementare il valore, allora lo accogliamo a braccia aperte”, ha analizzato il tedesco.
“Quando si parlava del team Andretti non ho mai sentito nessuno che dicesse questa cosa. Non che ce ne fosse bisogno, perché comunque i team non hanno voce in capitolo in questo ambito ma sono la Fia e la Fom a decidere. Però, se vuoi andare a una festa e non sei invitato, credo che tu debba almeno spiegare perché ritieni di doverci essere. Invece non è mai successo niente di tutto questo, probabilmente la cosa è partita male sin dall’inizio. Ora, con l’ingresso di GM come azionista e con il proprio motore c’è un fattore di crescita. Sicuramente”, ha commentato Wolff.