L’olandese senza peli sulla lingua, l’attacco al team è netto! Le parole del quattro volte campione del mondo.
Se c’è una cosa che non è mai mancata nel ventaglio di caratteristiche che da sempre sono parte integrante di Max Verstappen, quella è la schiettezza. Il campione del mondo olandese non ha mai nascosto il suo pensiero anche quando si è trattato di risultare antipatico e aggressivo. E d’altronde è stata proprio la sua aggressività, in pista e non, a consentirgli di vincere quattro titoli mondiali dominando la pista ma anche controllando l’umore del paddock e dei suoi avversari. È quello che fanno i grandi campioni, che spesso vengono additati come personaggi scomodi e che, in realtà, sono soltanto ossessionati dalla vittoria.
Se da un lato la sua vittoria è stata frutto solo e soltanto del suo lavoro, che pilota, la crescita di McLaren è stata invece un lavoro corale, frutto della collaborazione di ogni ,sembro del team, Norris e Piastri su tutti. Un lavoro che non ha trovato l’approvazione di tutti, per via di alcune decisioni che, spesso, infastidiscono i piloti stessi. In particolare Max Verstappen, che determinate indicazioni non le hai accettate e non ha mai nascosto il suo disappunto in merito.
Papaya Rules, le forti critiche di Vertappen: le parole del campione del mondo
Ma di cosa parliamo esattamente? È il caso delle cosiddette “Papaya Rules”, ovvero l’indicazione di McLaren a Lando Norris e Oscar Piastri via radio, nello specifico per autorizzare i due piloti alla libera lotta in pista. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Monza, quando in virtù di queste regole fu data libertà a Norris e Piastri di giocarsi la seconda posizione dietro a Charles Leclerc.
Intervistato dalla tv olandese Viaplay, Max Verstappen ha espresso la sua opinione in merito alle suddette “non decisioni” di McLaren durate le gare.
“Questa per me è solo una frase senza senso. ‘Papaya rules’ per me è una cosa totalmente inutile. Se lo sentissi dire dal mio ingegnere, gli direi immediatamente di stare zitto”, ha commentato l’olandese. “Mi direi ‘che razza di assurdità è questa?’ Se dici [via radio] ‘siete liberi di correre’, allora va bene. Ma avrebbero potuto risolvere la questione in un modo più semplice e migliore come squadra”, ha concluso Verstappen. Un’analisi piuttosto chiara quel del quattro volte campione del mondo.