Il team principal della Red Bull scopre le carte e racconta cosa pensa di un possibile ritiro di Max Verstappen.
È stata sicuramente una stagione difficile per Max Verstappen. Il pilota olandese ha portato a casa il suo quarto titolo mondiale consecutivo, riuscendo in una straordinaria impresa che solo a pochi era riuscita prima. Tuttavia, malgrado il pazzesco traguardo, non sono mancati nel corso del campionato momenti di grande stress e grande tensione. Perché la Red Bull è partita tutto sommato come al solito, mostrando uno strepitoso passo. Ma poi qualcosa si è inceppato, e mentre le altre progredivano, la scuderia di Milton Keynes ha avuto enormi difficoltà ad individuare e risolvere i propri problemi.
La risalita della McLaren ha cominciato a mettere una certa pressione, e Lando Norris sembrava poter addirittura andare ad insidiare il primo posto dell’olandese. Tuttavia, l’esperienza gioca una differenza enorme, e la classe di Verstappen alla fine è bastata, insieme a qualche accorgimento del team, a tamponare l’emergenza.
Verstappen si troverà ad affrontare ora una stagione differente dalle ultime, perché per la prima volta non si presenta come super favorito ai nastri di partenza. Oltretutto, continuano a circolare voci e ipotesi di un possibile addio alla Red Bull in tempi non troppo lontani – magari per un passaggio alla Mercedes – o addirittura di un addio alle corse.
Sulla questione è intervenuto anche il team principal, Christian Horner, con parole tutt’altro che rasserenanti: “Onestamente Max è un uomo a sé stante, e dalle conversazioni che ho avuto è chiaro che non si vede come Fernando o Lewis: non si vede ancora in questo sport per i prossimi 15 anni o giù di lì. Ha tanti interessi al di fuori della F1, gli piace guidare le auto GT, i simulatori di guida, le auto LMP, e ci sono alcune cose che per molti aspetti gli appartengono”.
E dunque, stando al discorso di Horner, le minacce di lasciare il circus a fronte di alcune decisioni controverse che lo hanno visto protagonista non sarebbero poi così campate per aria: “Alcuni dei rumori del circo che circonda la F1 non gli vanno a genio, e finché si diverte con quello che fa, lo farà. Non appena il divertimento cala, ha la forza di carattere e la personalità per dire: ‘Sapete una cosa? L’anno prossimo andrò a guidare le GT’. È unico, perché la Formula 1 non lo definisce, si diverte e la ama, ma non appena il divertimento cala, va a fare qualcos’altro. Siamo molto grati che sia il nostro pilota e speriamo che rimanga così per molti anni a venire, almeno fino al 2028, ma nessuno ha la sfera di cristallo”.