Il nuovo pilota del team Pramac parla apertamente, ecco cosa ha detto sul confronto più acceso degli ultimi anni.
Jack Miller ha chiuso il 2024 con una delle peggiori stagioni dei suoi ultimi anni di carriera. 14° nella classifica piloti con un solo podio conquistato nel biennio passato a bordo della KTM dopo l’addio alla Ducati alla fine del 2022.
Due anni da dimenticare per il pilota australiano che nel 2025 inizierà una nuova avventura alla guida della nuovissima Yamaha del team Pramac. Un progetto totalmente nuovo sia per il team, che lascia Ducati e si unisce al costruttore giapponese, sia per il pilota ex KTM che non ha mai guidato una Yamaha in tutta la sua carriera.
“Non ha funzionato come sperato. Sono arrivato con 25 podi dalla Ducati… Non ho ottenuto i risultati che speravo, ci ho provato ancora e ancora, dai primi giri di Valencia fino a Barcellona”, ha commentato Miller al termine della stagione. Il suo esordio sula Yamaha, però, non è andato bene. 22° posto in classifica durante i test di fine stagione a oltre due secondi di distacco da Alex Marquez che lo ha preceduto.
L’australiano, però, corre in MotoGp da ormai 10 anni e ha accumulato l’esperienza necessaria per provare a risalire la classifica.
Rossi-Marquez, Miller è diplomatico: le parole dell’australiano
Esperienza che, poi, consente Miller di esprimere pareri anche su questioni che vanno oltre la pista. Come, ad esempio, il paragone tra Valentino Rossi e Marc Marquez, che da anni ormai divide gli esperti ed i tifosi della MotoGp.
“È sempre stato il più grande. Basta guardare quello che ha già ottenuto… Dalla prima sessione fino alla gara di domenica, ci ha dato una lezione su come guidare ad Aragon. Sembrava che fosse il 2015, 2016, 2017 quando vinceva sempre. Era il solito Marc… Mi sono reso conto che aveva il pieno controllo. Per il resto è spaventoso per noi perché sappiamo quanto può essere dominante quando è a suo agio e in salute.”, ha commentato Miller in merito al ritorno di Marquez in forma dopo gli infortuni.
E sul confronto Rossi-Marquez, Miller ha scelto la strada della diplomazia. “L’esperienza di Vale è durata due decenni. A Vale va il merito di come ha sviluppato il suo stile di guida nel corso del suo tempo. Era anche molto dominante sia con la Honda che con la Yamaha. La storia di Marc è ancora in corso, non è ancora arrivata alla fine. Appena sarà finita potremo decidere“, ha concluso l’australiano.