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MotoGp, lo spagnolo senza freni! Stoccata al team e ai colleghi

Lo spagnolo non si nasconde e parla apertamente anche del futuro: i dettagli.

Il 2024 di Honda in MotoGp è stato disastroso. L’ultimo posto della classifica costruttori è l’apoteosi del fallimento per il team giapponese, che ormai sembra aver perso tutto lo smalto di un tempo. Joan Mir e Luca Marini hanno chiuso la stagione al 21° e 22° posto della classifica piloti, con 21 e 14 punti conquistati in quella che è forse la peggior stagione della carriera di entrambi.

Serve una forte inversione di rotta a partire dal 2025, con l’obiettivo di risalire la classifica. E intanto lo spagnolo campione del insella alla Suzuki nel 2020 ha parlato in una lunga intervista rilasciata a crash.net, dove ha commentato la stagione trascorsa ma anche gli obiettivi futuri del team giapponese.

“Stiamo migliorando, ci stiamo avvicinando, ma non è abbastanza. Sicuramente non mi aspettavo di avere così tante difficoltà con questa moto. Mi aspettavo di ottenere risultati migliori nel breve termine, ma per qualche motivo non siamo migliorati nelle prestazioni, perché siamo troppo lontani dagli altri produttori. Questa è un po’ la realtà al momento. Non siamo nella posizione che vogliamo. Ma credo ancora nel progetto ed è solo questione di tempo, con la quantità di lavoro che stiamo facendo, possiamo arrivare dove vogliamo essere”, ha commentato Mir.

Mir ci crede, le parole dello spagnolo per il 2025

Nell’intervista Joan Mir analizza anche le difficoltà accusate con Honda, dove lo spagnolo è arrivato nel periodo peggiore, dopo l’addio di Marc Marquez. Mir però non demorde, e dichiara di continuare a credere nel progetto.

Mir ci crede, le parole dello spagnolo per il 2025 (screenshot Instagram) motorsportblog.it

Continuo a credere in questa squadra. Di sicuro ho già visto molti cambiamenti quest’anno: hanno capito che erano rimasti ancorati ai modi di un’altra era. Ma adesso è una storia completamente diversa. I giapponesi sono fantastici in termini di produzione di moto, per la loro qualità: quando guardi i dettagli di una moto Honda MotoGP è incredibile perché si vede che tutto è migliore e perfetto. Ma in termini di prestazioni siamo indietro e quindi abbiamo bisogno di aiuto da parte di persone europee. Persone italiane, spagnole che lavorano per i produttori europei e che portino informazioni. Quando queste persone arrivano è sempre un sollievo per noi piloti perché significa che stanno seguendo la rotta giusta. Abbiamo bisogno dei giapponesi per quello che sanno fare, abbiamo bisogno degli europei per l’approccio al lavoro: insomma dai, abbiamo bisogno di quel mix e lo stiamo trovando. Questa sarà la nostra forza”, ha concluso.

 

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Giorgio