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Revisione auto, aumenta la tariffa da pagare: automobilisti alle strette

Altra batosta per gli italiani. Il costo della revisione aumenta esponenzialmente, consumatori in difficoltà. 

Negli ultimi anni, il costo della revisione auto in Italia ha subito diverse modifiche, culminando in un significativo aumento alla fine del 2021. Ora, si prospetta un nuovo rincaro che potrebbe colpire gli automobilisti a partire dal 2026. Questo articolo esplorerà le ragioni dietro l’aumento della tariffa ministeriale, le implicazioni per gli automobilisti e il contesto più ampio della revisione auto nel nostro paese.

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Fino al 31 ottobre 2021, la tariffa ministeriale per la revisione auto era fissata a 66,88 euro, un importo che era rimasto invariato per un lungo periodo. Con l’aumento del 2021, la tariffa è stata innalzata di 9,95 euro, portandola a 78,75 euro, IVA inclusa. Questo incremento, seppur giustificato dall’esigenza di adeguare i costi alle mutate condizioni economiche, ha rappresentato una spesa aggiuntiva per gli automobilisti. Per mitigare l’impatto di questo rincaro, era stato introdotto il Bonus revisione, un’iniziativa volta a sostenere gli utenti di fronte a costi in crescita.

Oggi, con il nuovo emendamento presentato nell’ambito della legge di conversione del decreto Milleproroghe, il costo della revisione potrebbe salire ulteriormente di 9,18 euro, portando il totale a poco meno di 90 euro. Questo aumento, se approvato, scatterebbe solo l’anno prossimo, ma rappresenta già una preoccupazione per molti automobilisti.

Perché l’aumento della tariffa?

Il motivo principale dietro questa proposta di aumento è il tentativo di tutelare i professionisti del settore delle revisioni auto. L’intento è quello di adeguare il compenso degli operatori ai tassi di inflazione e alle crescenti spese operative. Attualmente, dei 78,75 euro incassati dai centri autorizzati, solo 54,95 euro rimangono all’imprenditore dopo aver sottratto IVA, diritti di Motorizzazione e costi di bollettino postale. Da questa somma, inoltre, devono essere coperte le spese di gestione dell’attività, riducendo ulteriormente il margine di profitto.

Tuttavia, nonostante queste giustificazioni, l’aumento della tariffa rappresenterebbe un aggravio di oltre 10 euro per gli utenti, il secondo rincaro in soli cinque anni. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni e malcontento tra gli automobilisti, già alle prese con l’aumento del costo della vita e delle spese quotidiane.

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A rendere la situazione ancora più complessa è il fatto che l’Italia presenta uno dei sistemi di revisione auto più critici in Europa. Secondo il sindacato Federispettori, il tasso di veicoli bocciati in Italia è incredibilmente basso, con solo lo 0,2% di veicoli che non superano la revisione. Questo dato è allarmante se confrontato con altri paesi europei, come la Polonia, dove il tasso di bocciature è del 2%, e altri paesi dell’Unione con percentuali ben più elevate.

Questa situazione ha attirato l’attenzione della Commissione Europea, che sta valutando la possibilità di avviare una procedura d’infrazione contro l’Italia per il suo sistema di revisioni “facili”. In altre parole, le revisioni auto in Italia potrebbero non essere così rigorose come ci si aspetterebbe, mettendo a rischio la sicurezza stradale. In questo contesto, il sindacato ha espresso preoccupazione per il fatto che l’unico pensiero degli imprenditori del settore sia quello di aumentare la tariffa, piuttosto che affrontare le criticità strutturali del sistema.

La struttura dei costi della revisione

Attualmente, il costo della revisione auto è composto da diverse voci. Ecco un breakdown dettagliato:

  1. Costo della revisione: 54,95 euro
  2. IVA (22%): 12,09 euro
  3. Diritti di Motorizzazione: 10,20 euro
  4. Costo del bollettino PagoPA: 1,51 euro (quest’ultimo importo può variare leggermente a seconda del fornitore del servizio)

Con l’aumento previsto, il costo della revisione passerebbe a circa 64,13 euro, portando l’importo complessivo a circa 89,95 euro, inclusi IVA, diritti di Motorizzazione e costo del bollettino. Questo rappresenterebbe un ulteriore onere economico per gli automobilisti, in un periodo in cui le famiglie e le imprese si trovano già a fronteggiare un contesto economico difficile.

È importante notare che per le revisioni effettuate direttamente presso le sedi della Motorizzazione, la tariffa è attualmente fissata a 45 euro. Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, la possibilità di effettuare revisioni in queste sedi è stata sospesa e non è stata ripristinata. Questo ha costretto molti automobilisti a rivolgersi ai centri autorizzati, dove i costi, come già evidenziato, sono significativamente più alti.

Manfredi Falcetta

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Manfredi Falcetta