Lo spagnolo incassa delle accuse pesanti! Dichiarazioni forti che non passeranno inosservate.
Carlos Sainz dice addio alla Ferrari dopo quattro stagioni e lo fa probabilmente nel momento migliore di tutta la sua carriera. Mai così competitivo a bordo di una monoposto, mai così vicino a lottare in ogni Gran Premio per un posto in vetta alla classifica. Il suo addio ha spaccato la tifoseria italiana in due, tra quelli super emozionati per l’arrivo di Lewis Hamilton nel 2025, e quelli dispiaciuto per l’addio dello spagnolo proprio ora che le cose sembravano stessero prendendo la giusta direzione.
L’ingaggio di Sainz in Williams, poi, è notizia arrivata diversi mesi dopo l’annunci del suo addio. Nel frattempo ci sono stati mesi e mesi di trattative, durante i quali lo spagnolo ha vagliato tutte le opportunità, compresa quella spuntata dalla Red Bull che cercava un sostituto di Sergio Perez (all’epoca non così certo di andare via, però) o quella spuntata dalla Mercedes. I tedeschi, poi, hanno scelto di puntare su Kimi Antonelli per costruire il futuro del team.
Nei giorni scorsi, però, è emersa anche un’altra testimonianza, da parte di un team che per qualche settimana è sembrata molto vicina all’ingaggio di Sainz. Sarebbe stato un ritorno che, tuttavia, non si è mai concretizzato.
Si tratta di Alpine, che era stata vicina a Carlos Sainz. A parlare è stato Flavio Briatore, tornato nel team francese per riportarlo in vetta alle classifiche. Da parte dell’Executive Advisor, però, sono arrivate forti critiche allo spagnolo.
“Ho parlato con Sainz. Era interessante per noi, ma solo per quattro anni. Non ha senso prendere un pilota come Carlos per uno o due anni. O crede nel nostro programma o non ci crede. Non ho bisogno di un pilota che mi costa un sacco di soldi e che cerca di andare in un’altra squadra quando se ne presenta l’occasione”, ha tuonato Briatore.
“La scelta oggi è molto più ampia di un tempo. Oggi ci sono sei o sette piloti promettenti in Formula 2 e Formula 3. Vogliamo concentrarci su quelli bravi. Vogliamo concentrarci su quelli buoni nella nostra accademia e non andare più in giro con l’annaffiatoio”, ha concluso poi Briatore. Dichiarazioni molto forti da parte di un team che aveva provato diverse volte ad avvicinarsi a Sainz ricevendo poi un ‘no’ come risposta.